Pegarun
L’aquila Valetudo Silvia Rampazzo prima
Giovanelli trionfa nei maschi
Auronzo di Cadore provincia di Belluno domenica 2 agosto. Pioggia, vento e basse temperature a fare da sfondo alla 43ª edizione della Camignada poi siè Refuge, l’evento della corsa in montagna proposto ieri dalla sezione di Auronzo del Club Alpino Italiano. Non è stata un’edizione facile, quella 2015: dopo essere stati costretti, a una ventina di giorni dalla manifestazione, a cambiare tracciato per una frana che aveva reso impraticabile la Val Giralba, gli organizzatori hanno dovuto fare i conti con l’abbassamento delle temperature e con la pioggia incessante scesa per tutta la notte della vigilia e anche per la mattinata della gara, salvo attenuarsi poi in tarda mattinata e nel primo pomeriggio. Temperatura attorno ai 10 gradi in partenza, 5 gradi in quota.
Qualcuno dei 1500 iscritti (sold out dei pettorali previsti) non se l’è sentita di affrontare la prova che prevedeva 33 chilometri di sviluppo, 1200 metri di dislivello positivo e 2100 di dislivello negativo, con partenza da Misurina (1.754 metri di altitudine) e arrivo ad Auronzo (866), passando per i rifugi Auronzo (2.330), Lavaredo (2.305), Locatelli (2.405) e Piani di Cengia (2.522), la selvaggia Val di Cengia e la Val Marzon. In ogni caso, nonostante il meteo avverso, oltre 1100 dei 1500 iscritti hanno preso il via.
La cronaca. Pronti via e a dettare il ritmo Giorgio Dell’Osta: il ragazzo di Padola, atleta polivalente (fa pista, strada e cross), era il grande protagonista della prima parte di gara, quella con maggiore dislivello. Alle sue spalle erano in tre a dargli la caccia: due dei favoriti della vigilia, vale a dire il trentino di Fiera di Primiero Nicola Giovanelli, già vincitore della Camignada nel 2012, e il cortinese Manuel Speranza, con in più il cadorino di Lorenzago Alberto Gerardini. Dell’Osta guidava fino al rifugio Pian di Cengia. A questo punto, Giovanelli cambiava passo e lungo la discesa della Val di Cengia e della Val Marzon faceva la differenza. Negli 8 km di ciclabile lungo il fiume Ansiei, Giovanelli (classe 1985, dottorando in fisiologia dell’esercizio, reduce da cinque mesi di studio a Boulder, Colorado – Stati Uniti, dove ha fatto anche tre gare vincendone una di 50 chilometri) amministrava il vantaggio, arrivando all’interno del palaghiaccio di Auronzo a braccia alzate. 1’22” il distacco di Speranza, 3’53” quello di Dell’Osta.
Quarta posizione per Gerardini e quinta per Apollonio Larese. Quinto posto come se fosse una vittoria per Apollonio, primo auronzano al traguardo. «Ho fatto la mia prima Camignada quando avevo 13 anni e ora che ne ho 38 arrivo quinto: incredibile! Per me la Camignada è qualcosa di speciale, è correre su sentieri fantastici. Giornata da incorniciare». Senza storia la gara in rosa: mai stato in discussione il successo di Silvia Rampazzo team Valetudo Skyrunning Italia, campionessa italiana di trail running. Anche per la veneziana di Noale, autrice di un ottimo tredicesimo posto assoluto, si tratta di un bis: si era infatti imposta alla Camignada lo scorso anno.
Seconda e terza posizione rispettivamente per Deborah Pomaré e Nada De Francesch. Quarta Angela De Poi, all’ennesima prestazione brillante sulla lunga distanza.
Dal sito www.corrierealpi.it
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