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Claudio Garnier 2016

Corri quando puoi

Cammina quando devi

Striscia se serve ma...

"non mollare mai"

Torre Pellice, nel mondo della Marcia Alpina, è sempre stata una realtà semisconosciuta. Lo scettro di capoluogo nella specialità è stato assunto, negli anni, da un suo piccolo Borgo a monte del più nobile centro. Santa Margherita è il suo nome e, sempre in quel mondo, basta evocarne il nome per riportare alla mente capitoli gloriosi dello strano sport che penetra i boschi e scala le montagne.

Lì si svolge una delle manifestazioni più antiche di specialità: Castelluzzo, divenuta, in tempi recenti, i Sentieri dei Camosci. Su quello scenario si sono celebrate le gesta di tutti i più grandi campioni della marcia montana. 

In quel Borgo opera  il G.A.S.M., il Gruppo Amici Santa Margherita, polivalente nelle attività ma specializzato a individuare Campioni “indigeni” da esportare sulle scene nazionali. I fratelli Jallà e Bruno Poet sono stati gli strepitosi attori degli anni andati e lo scettro di Campione oggi è saldamente in mano a Lui inteso come il protagonista della presente scheda: Claudio Garnier !!!

Claudio risponde al cliché dell’atleta che, pur potendo vantare la frequentazione dei piani alti dello sport dal punto di vista qualitativo, entra nel cuore degli appassionati per la sua capacità di rimanere “uno di noi”. Per questo, oltre alla stima dei compagni di avventura, è considerato, dalla Val Pellice, il proprio emblema sportivo.

L’importante non è vincere ma divertirsi”: questo è il senso delle sue fatiche sportive.

Nato il 4 Aprile 1973 fa i conti con una carriera sportiva giunta al suo apice.

Le montagne percorse di corsa le ha scoperte tardi perché negli anni d’oro della potenza agonistica ha frequentato i migliori scenari dello sci di Fondo cogliendo prestigiosi successi. Un breve passaggio allo Ski roll e poi la conversione convinta alla disciplina che più si adattava alle sue caratteristiche: la  Marcia Alpina prima, divenuta poi Corsa in Montagna e poi ancora Sky race ecc….

Il suo biglietto da visita sta nelle  cinque vittorie consecutive nella corsa di casa: la classica Marcia Alpina di Castelluzzo. Due volte ha scritto il suo nome nell’albo d’oro della Tre Rifugi val Pellice prima a coppie con Mauro Bonnet (compagno anche nelle gare di sci di fondo) e poi in solitaria nella edizione transfrontaliera.
Il suo terreno ideale lo ha trovato, però, nelle gare di lunga distanza dove ha potuto dimostrare tutto il suo valore.

Il 17° posto al Campionato del Mondo nella Dolomites Skyrace segna questa sua caratteristica atletica.

Il Trail del Servin di Angrogna nasce sotto il suo segno con quattro vittorie ma i successi non si fermano qui:

nel 2012 conquista la 10° posizione al Trofeo Kima in alta Valtellina, vera università della specialità Sky Race.

Il 2° posto nella Royal Marathon ed il 3° nella Campionato italiano del “Tartufo Trail” conseguiti nel 2013 confermano la sua predilezione per le lunghe distanze.

Il successo arriva nuovamente  nel 2015 ed è una vittoria prestigiosa: la nuova versione del Trofeo Chaberton, altra gara “mitica”, lo vede protagonista assoluto con una strepitosa affermazione!!!

Lui dice che se nel suo fare sport non ci fosse la componente “divertimento” avrebbe già smesso di tempo ed il divertimento c’è ancora se nella stagione 2016 ha già messo nel carniere le vittorie nel Trail di Paesana, Vis a Viso, e nel Trail del Monte Servin oltre che il terzo posto allo Chaberton.

Ricorda volentieri le vittorie  ed anche le sconfitte ma quello che lascia il segno nella sua vita sportiva sono i bei momenti passati fra i compagni di avventura; rivali in gara ma amici appena giunti al traguardo con i quali condividere il “terzo tempo” del dopo competizione.

Corri quando puoi, cammina quando devi, striscia se serve ma…non mollare mai” questo è il suo insegnamento sportivo indirizzato soprattutto a Manuel, il figlio che ha deciso di seguire le sue orme e magari…..superarle!!!