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Vk Invincibile Saraceno 2021

Il big maschio è Gianluca Ghiano

regina Francesca Ghelfi

Mercoledi 9 giugno Bobbio Pellice To. Di “loro” nessuna traccia. Le cronache antiche raccontano di quella presenza che ha abitato l’alta Valle Pellice nei secoli andati ma nulla di tutto ciò si è palesato agli occhi dei 172 atleti (177 iscritti) che hanno perlustrato il sentiero che, via Sibaud, sale dal centro di Bobbio Pellice fino alla borgata Serre di Sarsenà richiedendo 2860 passi per superare i 600 metri di dislivello. Fake news dei tempi andati…forse!

Reali e stupefacenti, invece, si sono rivelate le imprese compiute dai protagonisti sportivi ad iniziare da quel Salvatore Cutaia (43.00”), invincibile testimonial dello sport paralimpico e della inclusione sportiva, che l’impresa l’ha compiuta su di una sola gamba!

Il tempo meteo ha espresso qualche minaccia nel pregara per poi ammansirsi poco prima dell’apertura delle ostilità avvenuta presso il Tempio Valdese della località ospitante.

Percorso “muscolare” come suole dirsi per non intimorire gli atleti pronti alla disfida: illusorie le pendenze iniziali che per 500 metri permettevano il procedere “andanceuse” di ciclistica memoria poi la Stele del Sibaud sanciva il passaggio al passo di marcia, per i più, che conduceva fino alla Borgata Sarsenà Superiore. Gli ultimi 500 metri rappresentavano il Paradiso degli amanti della corsa montana ma solo per quelli che avevano accantonato un po’ di forza nel percorrere il calvario precedente.  Il traguardo di Serre Sarsenà, poi, ha accolto tutti facendo orecchie da mercante alle imprecazioni (da competizione anch’esse) che abitano le bocche dei protagonisti in prossimità del dopo agonia sportiva.  

La cronaca dice che a faticare per il tempo più breve è stata la promessa, oramai consolidata, Gianluca Ghiano in 23’04” team Autocogliati pegarun . Sono trascorsi solo due anni dal suo esordio, meno che diciottenne, alla corte di Gabriele Barra nel Running Sunset Pian Munè ed il giovane campione sta crescendo bene e domenica 13 giugno lo attendo la seconda prova del circuito la Sportiva “Ledro sky”. Diciannove secondi è il distacco che ha pagato Marco Bergo (23’23” – Pod. Valle Infernotto), affermato cacciatore e campione di specialità (entrambe) impegnato nella rifinitura atletica che lo porterà sabato 19 giugno in coppia con l’eterno Paolo Bert a tentare l’avventura incredibile della Monte Rosa Sky Marathon con i suoi 35 km e 3490 mt di dislivello. Al terzo posto la sorpresa (e l’impresa) che non ti aspetteresti sulle asperità proposte: Andrea Barale (23’25” - Roata Chiusani). Campione affermato sulle specialità classiche dell’Atletica Leggera si è dimostrato eccellente scalatore estremo. Vittorio Ferrero (23.40” – Runnerpillar Team) frequenta per la prima volta il Circuito Vertical Sunsets e chiarisce subito che il nome dell’equipe di appartenenza non è per nulla casuale! La Top Five si chiude con Stefano Vota (23’48” - Atl. Susa Adriano Ascheris) altra giovane presenza e speranza per il movimento della Corsa in Montagna.

Due domeniche fa vinse la prima prova del Campionato Italiano e domenica scorsa, in compagnia della sorella Erica, il titolo di Campionesse italiane di specialità a staffetta. Francesca Ghelfi (25.35” – Pod. Valle Varaita) giunge 15° sul lotto dei 172 partenti bissando, così, l’affermazione del Vertical di apertura di Crissolo. Una magnifica realtà l’atleta astigiana alla corte di Giulio Peiracchia che va ad incrementare il valore socio – agonistico della Podistica Valle Varaita. Gianfranca Attene (27’31” – Torino Road Runners), reduce dalla vittoria bituminosa di Ciriè domenica 6 giugno, sceglie gli infidi ma Invincibili sentieri per rigenerarsi e si dimostra ancora una volta specialista nella specialità che morde i garretti. È di Noemi Bouchard (29’22” - Atl. Saluzzo) la terza posizione ed anche il futuro se saprà coltivare bene le sue indubbie qualità. A Martina Chialvo (29’39” – Pod. ValleVaraita) mancano le distanze più lunghe ma dimostra ottime doti anche sulle brevi agonie che le permettono di conquistare la quarta posizione precedendo la giovanissima Nicole Domard (29’49 – Atl. Saluzzo) che chiude il lungo podio femminile, categoria frequentata da ben 42 partecipanti.  

 

 

Dal sito organizzazione